Come interpreta il nostro organismo una rapida riduzione del peso corporeo? Una catastrofe!

Quando si bypassa l’aiuto di un esperto nutrizionista e si inizia una dieta senza aver effettuato un test di composizione corporea, il più delle volte, si commette un errore letale per la nostra salute. Infatti, anche se capaci di perdere i fastidiosi chili di troppo in tempi rapidi, provocherete effetti dannosi sull’organismo che vivrà la “dieta” come una carestia inaspettata in cui sarà costretto a far uso delle riserve accumulate nel tempo.
L’organismo, infatti, reagisce alla diminuzione dell’apporto calorico con un abbassamento del metabolismo mentre, il Sistema Nervoso Centrale tenta di indirizzare il comportamento alimentare in modo da sfruttare ogni opportunità di approvvigionamento. Si creerà in tal modo, un conflitto tra la parte consapevole e la parte più antica del cervello: l’organismo non comprenderà il perché nello stomaco vengano introdotte solo verdure, se i recettori del gusto e dell’olfatto riferiscono al cervello che una gran quantità di carboidrati e lipidi sono disponibili a poca distanza! Per questo si sperimenterà una serie di appetiti specifici per cibi poco sani e con elevato valore nutrizionale che metteranno a dura prova i propositi formulati all’inizio della dieta.
Una volta persi i chili di troppo, ci si convincerà di poter mantenere i risultati ottenuti e l’organismo stesso accumulerà riserve lipidiche con maggiore efficienza per evitare che le calorie disponibili aumentino.
Messo in guardia una prima volta dall’eventualità che una carestia possa interferire con il completamento del suo ciclo vitale, l’organismo sarà in grado, d’ora in poi, di modificare, grazie ai meccanismi di equilibrio, la sua potenzialità di accumulo di grassi. Nel momento in cui si ritenterà di perdere i chili nuovamente accumulati, si dovrà seguire una dieta più drastica della precedente.

 

Il fenomeno di ingrassamento-dimagrimento è per l’organismo assolutamente naturale ed esso, sarebbe in grado di gestirla se non fosse per la disponibilità di cibo esistente ai nostri giorni, causa di un pericoloso gioco al rialzo, ben noto ai dietologi, in grado di far degenerare in obesità patologica quello che prima era un leggero sovrappeso.

 

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Danilo Vaudagna Personal training & Nutritional Consultant


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